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Legenda
La campagna d’Italia fu il primo successo militare di Napoleone, che portò negli anni seguenti al controllo francese su gran parte dell’Italia.
La seconda coalizione antifrancese fu organizzata nel 1799 e comprendeva tutti gli Stati che vedevano nella Francia rivoluzionaria un pericolo e volevano fermarne l’espansione.
Come in tutte le coalizioni contro la Francia di Napoleone, un ruolo centrale spettò alla Gran Bretagna.
La strategia di Napoleone consistette nel colpire l’Austria per isolare l’Inghilterra: sconfisse gli Austriaci a Marengo e li costrinse a firmare la pace. Poco dopo anche l’Inghilterra fu costretta alla pace.
La Gran Bretagna organizzò nel 1805 la terza coalizione (insieme a Russia, Austria, Svezia, Regno di Napoli). La flotta francese subì una disastrosa sconfitta a opera dell’ammiraglio inglese Nelson a Trafalgar, nei pressi di Cadice, ma Napoleone risollevò le sorti della Francia sconfiggendo gli schieramenti austro-russi presso Austerlitz, in Boemia.
Preoccupata di un’egemonia francese in Germania, la Prussia decise allora di entrare nella quarta coalizione a fianco della Russia e dell’Inghilterra (1806). Tutto ciò non servì a fermare Napoleone che, riprendendo le azioni militari, sconfisse prima a Jena i prussiani e poi a Eylau i russi.
Nel 1809 sorse una quinta coalizione, promossa sempre dall’Inghilterra. Gli austriaci subirono però una grave sconfitta e dovettero accettare pesanti condizioni di pace (pace di Schönbrunn, 1809), mentre Napoleone proseguiva la sua politica di annessioni sul continente.
Nel 1810 la Russia decise di staccarsi dall’alleanza con la Francia, perciò nel 1812 Napoleone la attaccò. Dopo aver conquistato Mosca, però, i Russi si ritirarono facendo terra bruciata e l’esercito napoleonico venne decimato dalla fame e dall’inverno russo.
La sconfitta di Napoleone in Russia dette nuovo coraggio alle potenze europee, che organizzarono la sesta coalizione (Gran Bretagna, Russia, Svezia, Prussia e Austria) e inflissero all’imperatore una pesante sconfitta a Lipsia nell’ottobre 1813: l’intero sistema napoleonico si frantumò e l’Europa riacquistò la propria indipendenza avviandosi verso la restaurazione dei legittimi sovrani.
Nel 1815 Napoleone fuggì dal suo esilio all’isola d’Elba e riprese il comando dell’esercito per l’ultima battaglia: il 18 giugno 1815 Napoleone fu definitivamente sconfitto a Waterloo.
Descrizione
La carta mostra le campagne militari di Napoleone tra il 1796 al 1815 con cui egli tentò di formare un grande impero francese in tutta Europa.